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RIPRESA E CRISI NEL 2021 CONVIVONO

Il settore dell’arredamento sta attraversando un periodo di fermento, un grosso traino lo stanno dando i vari bonus legati all’edilizia che hanno rimesso in moto il settore.

Sia nel periodo del primo lockdown sia nel periodo di “chiusura” a cavallo 2020/2021 la casa è stata “causa di forza maggiore” rivalutata da tutti noi, abbiamo avuto l’esigenza di ridisegnare gli spazi o di capire magari che gli spazi proprio non c’erano e molti hanno iniziato la ricerca di una nuova abitazione e i bonus dell’edilizia hanno dato una forte accelerazione a questo processo.

Purtroppo questa impennata repentina della domanda interna ha messo sotto stress tutta la filiera del mobile facendo affiorare oltre alle “storiche” difficoltà del nostro tessuto industriale nuove problematiche legate soprattutto alla scarsità di materia prima con il conseguente aumento dei tempi di consegna – passando dai 30 giorni ai 90 giorni e oltre – e un aumento dei prezzi che sembra destinato a non fermarsi almeno per tutto il 2021 e inizio 2022.

Quanto questo problema sia da imputare al nostro sistema industriale/paese e quanto ad una speculazione internazionale su larga scala (almeno per noi comuni mortali) non è ci dato sapere, il dato di fatto è la mancanza di semilavorati, legno, acciaio, microchip…..che sta mettendo in crisi le nostre produzioni e a cascata tutta la filiera, in ultima battuta i rivenditori i quali devono poi spiegare a clienti sempre più nervosi e preoccupati per i loro ordini il perché di ritardi e mancanze nelle consegne.

I consumatori finali spesso faticano a comprendere quanto sia grande e planetario il problema e spesso i rivenditori, per quanto seri e competenti, si ritrovano ad essere il capro espiatorio essendo l’ultimo anello della catena.

Rivolgo un accorato appello ai clienti tutti, abbiate pietà di noi sperando che nei prossimi mesi la situazione si armonizzi e ci permetta di riprendere a lavorare con più serenità.

Un lavoro ben fatto

Cosa c’entra Brunello #Cucinelli , il re del cachemire mondiale e la foto di un cartone?

Adesso ve lo spiego!

Cucinelli in un’intervista di qualche tempo fa racconta delle sue origini, umili, la sua famiglia lavorava i campi e a 13 anni aiutava il padre a condurre l’aratro nei campi trainato dai buoi , il padre insisteva che i solchi dovevano essere “PERFETTAMENTE” allineati! Lui non capiva il perché di questa fissa dell’allineamento, dritti o storti questi solchi avrebbero fatto lo stesso identico lavoro per la semina; allora un giorno chiese al padre il perché di questa mania per i solchi dritti e il padre rispose “perché sono più belli ed è un lavoro BEN FATTO“.

ECCO! Oggi sono stato a caricare del materiale da un mio fornitore e mentre stavo sistemando il carico e discutevo su come posizionarlo nel cassone con un addetto, poco distante da me c’era un autista (di quelli di una certa età, STAZZA ed esperienza) che stava aspettando il suo turno e mi osservava da lontano. Ad un certo punto viene da me e inizia a sistemare il MIO carico e a legare la merce alla sponda del camion e ad un certo punto mi fa “Hai un pezzo di cartone? Passalo sotto la corda per non rovinare il materiale quando stringo!”. Alla fine lega tutto nel migliore dei modi, da professionista, poi guarda il carico (E SOTTOLINEO IL MIO CARICO) e soddisfatto se ne va in attesa del suo turno.LA MORALE? È UN LAVORO BEN FATTO! non ci ha guadagnato 1 centesimo. Questo è quello che ci manca, i giovani probabilmente non sanno neanche di cosa sto parlando. Quando si parla di economia umanistica (seguite #Malvezzi e vi fate un’idea) è di questo che si parla, l’uomo al centro di tutto e non il capitale fine a se stesso.

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